Nel cuore della vita di Chiara da Montefalco

Scritta da Béranger de Saint-Affrique, quasi certamente nel 1310, la Vita di santa Chiara della Croce da Montefalco dovette essere parte integrante del dossier predisposto per la causa di canonizzazione di Chiara, di cui lo stesso Berengario (che fu vicario del vescovo di Spoleto negli anni 1308-1310) fu iniziale protagonista e strenuo difensore. Grazie all’azione di colui che fu agiografo quasi per caso, la «piccola grandissima donna» di Montefalco – come l’ha definita Claudio Leonardi – sarebbe diventata, nell’universalità del significato della sua esperienza, uno straordinario punto di riferimento, non solo nella storia dei santi in Italia tra XIII e XIV secolo, ma anche nella stessa storia della coscienza mistica cristiana.

Enrico Menestò, già professore ordinario di Letteratura latina medievale nell’Università di Perugia, è Accademico dei Lincei. Responsabile scientifico di varie collane, dal 2003 dirige la rivista «Studi Medievali». È autore di numerose pubblicazioni che riguardano più discipline medievistiche.

Rossana Guglielmetti insegna Letteratura latina medievale all’Università di Milano. Si è occupata principalmente dello studio di tradizioni manoscritte di opere mediolatine, tra cui il Policraticus di Giovanni di Salisbury, e ha pubblicato l’edizione critica di diversi commenti al Cantico dei Cantici, delle passione latine di santa Irene e della Navigatio Brendani. Nel campo dell’agiografia, ha inoltre allestito un catalogo dei codici agiografici della Biblioteca Medicea Laurenziana.

Condividi su:

Condividi su: