Tullio Gregory – Biografia

Tullio Gregory

Tullio Gregory

1929-2019

Tullio Gregory (Roma, 28 gennaio 1929 – Roma, 2 marzo 2019)
Storico della filosofia e della cultura. I suoi studi si sono rivolti in particolare ai momenti di transizione del pensiero europeo filosofico, scientifico e teologico dal Medioevo al XVII secolo.
Frequentò a Roma il Liceo-Ginnasio “IX Maggio” e il Liceo “Torquato Tasso”. Negli anni di liceo – tra il 1944 e i primi mesi del 1946 – ebbe modo di conoscere e frequentare Ernesto Buonaiuti. Come Gregory ricorderà nel 2015: «[Buonaiuti] tenne dei corsi di Nuovo Testamento all’YMCA a Piazza Indipendenza e io, studente di liceo lo andavo ad ascoltare». Fu allievo – all’Università “La Sapienza” di Roma – di Pantaleo Carabellese, Carlo Antoni e di Bruno Nardi. Si laureò nella stessa Università, nel 1950, con una tesi sull’influsso della tradizione platonica nella concezione della natura dei filosofi medievali della École de la cathédrale de Chartres, ricerche che saranno sviluppate nel volume del 1955 Anima mundi. La filosofia di Guglielmo di Conches e la Scuola di Chartres. Nel 1962 divenne professore di Storia della filosofia medievale presso l’Università di Roma, per poi passare all’insegnamento di Storia della filosofia nel 1967 ed essere, a fine carriera, nominato professore emerito presso la stessa Università. Per diversi anni ricoprì, sempre alla Sapienza, l’incarico di direttore prima dell’Istituto di Filosofia e poi del Dipartimento di Ricerche storico-filosofiche e pedagogiche. Dopo gli studi, seguiti alla formazione universitaria e centrati sul platonismo medievale (Platonismo medievale. Studi e ricerche, 1958; sulla cultura medievale vedi le successive raccolte di studi Mundana sapientia. Forme di conoscenza nella cultura medievale, 1992; Speculum naturale. Percorsi del pensiero medievale, 2007), le sue ricerche si estesero ad alcune rivoluzioni culturali che caratterizzeranno l’età moderna (Scetticismo ed empirismo. Studio su Gassendi, 1961; Theophrastus redivivus. Erudizione e ateismo nel Seicento, 1979), con particolare attenzione alla tradizione aristotelica rinascimentale (nel 1964 curò la sezione Aristotelismo nel VI volume della Grande antologia filosofica), alla cultura libertina (Etica e religione nella critica libertina, 1986) e all’opera di Montaigne (Michel de Montaigne o della modernità; Vie della modernità, 2016). Insegnò all’École Pratique des Hautes Études di Parigi (1975-1977 e 1985-1986), alla Sorbonne Université (1986-1987 e 1993-1994; da questo ateneo ricevette la laurea honoris causa nel 1996) e al Collège de France, dove nel 1998 fu titolare della Chaire Internationale Blaise Pascal.
Consigliere scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana (1980-2009) e, dal 2014, membro del Comitato d’onore della stessa. Dal 1951 collaborò stabilmente con tale Istituto, contribuendo all’inizio al Dizionario Enciclopedico Italiano; ricoprì poi importanti incarichi: direttore delle sezioni di Storia della filosofia e di Storia del cristianesimo del Lessico Universale Italiano; collaborò alla terza Appendice della Enciclopedia Italiana di Scienze, Lettere ed Arti, al Dizionario Biografico degli Italiani, alla Enciclopedia dantesca, alla Enciclopedia virgiliana); membro del Comitato direttivo della Enciclopedia del Novecento. Fu direttore delle Appendiciquinta, sesta, settima e nona della grande Enciclopedia; direttore Storia del Ventesimo Secolo, della Enciclopedia della moda, della Enciclopedia del XXI Secolo e del Lessico del XXI Secolo.
Dagli anni Sessanta, e per cinquant’anni, è stato una figura di primo piano del Consiglio Nazionale delle Ricerche, inizialmente come promotore – con Tullio De Mauro – di un Gruppo di studio nato presso l’Istituto di Filosofia dell’Università di Roma e il cui progetto fu finanziato dal Comitato nazionale per le Scienze storiche, filosofiche e filologiche del CNR; poi come fondatore, nel 1970, del Centro per il Lessico Intellettuale Europeo, che diresse dalla sua costituzione. Come egli stesso ebbe a ricordare: «Il Lessico Intellettuale Europeo, come progetto e proposta, nacque negli anni in cui si ampliavano i compiti del CNR con l’ingresso delle scienze umane (1963) e con l’elezione dei nuovi comitati di consulenza per i vari settori disciplinari. Per il CNR erano anni di grande dinamismo». Dal 2001 al 2007 fu direttore del nuovo Istituto per il Lessico Intellettuale Europeo e Storia delle Idee, nato dalla fusione tra il LIE e il Centro di Studio del Pensiero Antico (fondato nel 1979 da Gabriele Giannantoni). Dal 2006 fu membro del Consiglio scientifico del Dipartimento Identità Culturale del CNR, di cui è stato direttore dal 2008 al 2010. Alcune sue ricerche sulla terminologia filosofica e la storia delle idee sono confluite in due volumi pubblicati dall’ILIESI: Origini della terminologia filosofica moderna. Linee di ricerca (2006) e Translatio linguarum. Traduzioni e storia della cultura (2016).
Nell’arco della sua carriera accademica ricoprì diverse cariche in Istituti nazionali e internazionali. Nel 1980 divenne Socio corrispodente dell’Accademia Nazionale dei Lincei e, dal 1987, Socio nazionale. Fu Socio dell’Accademia Pontaniana, dell’Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, dell’Accademia delle Scienze di Bologna e Accademico Ordinario – poi Emerito – dell’Accademia delle Arti del Disegno (Classe di Discipline Umanistiche e Scientifiche), nonché membro del Comitato direttivo del Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, del Conseil scientifique dell’Institut National de la Langue Française del CNRS e del Consiglio direttivo dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento. Per diversi anni fece parte del Bureau della Société Internationale pour l’Étude de la Philosophie Médiévale e, dal 1987 al 1992, fu presidente della stessa; nel 1991 fu eletto Corresponding Fellow (Medieval Studies) della British Academy e, nel 1995, divenne membro della American Academy of Arts and Sciences. Fu inoltre tra i fondatori, e condirettore, della rivista «Nouvelles de la République des Lettres» dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici; membro del Comitato scientifico di tale Istituto, diresse anche la Scuola di Studi Superiori in Napoli da esso promossa.
Ebbe onorificenze dalla Repubblica Francese – Officier de l’Ordre des arts et des lettres nel 1988 – e dalla Repubblica Italiana: Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana (1995), Medaglia d’oro ai benemeriti della scienza e cultura (1998), Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana (2002). Dal 1993 al 1994 è stato membro del Consiglio di Amministrazione della Rai e, negli anni 2007-2012, membro del Consiglio Superiore per i beni culturali e paesaggistici presso il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, collaborando a numerose commissioni di studio ministeriali per la riforma della scuola e dell’università. Fu tra l’altro direttore del Comitato scientifico e organizzativo della mostra storico-documentaria Giordano Bruno: 1548-1600 (Roma, Biblioteca Casanatense, 7 giugno-30 settembre 2000), promossa dal Comitato Nazionale per le celebrazioni nel IV centenario della morte del filosofo. Dai primi anni Sessanta fu consulente della Casa editrice Laterza per la filosofia (tra i vari incarichi, diresse la collana «I Filosofi»). Fu anche direttore della collana «Classici della Filosofia» edita da UTET. Collaborò assiduamente con l’inserto domenicale de «Il Sole 24 Ore» e con altri quotidiani. Fu componente del Comitato Scientifico del Consorzio per il festivalfilosofia sin dalla sua costituzione.
Per i riferimenti agli studi vedi la Bibliografia di Tullio Gregory a questo link.

https://www.iliesi.cnr.it/ATG/