La vita di una città comunale alla lente di un giurista d’eccezione: Bartolo da Sassoferrato

Il volume affronta due questioni principali che derivano dalle opere del grande giurista medievale Bartolo da Sassoferrato, per cui è stata eseguita, per la prima volta, la lettura integrale delle opere che gli sono state attribuite, con confronti testuali su manoscritti ed incunaboli. La prima questione appunto riguarda la problematica testualità di tali opere e si intreccia con la storia della tradizione e del fenomeno di ricezione conosciuto come “bartolismo”. Il secondo aspetto deriva dalla natura delle lezioni di questo giurista il quale, attraverso esempi e questioni tratti dalla realtà perugina della prima metà del Trecento, consente ai suoi studenti di comprendere i testi giuridici che sta commentando. In tal modo è stato possibile all’autore delineare svariati profili della vita quotidiana con particolare riguardo alle istituzioni politiche, ai processi, ai tributi, alla moralità pubblica, alla vita dell’università e degli scolari, alla documentazione degli atti giuridici, con riferimenti ai mestieri, alle donne, agli ebrei, ai francescani, ai proverbi ed alla lingua volgare.

Paolo Mari si è principalmente dedicato all’edizione di fonti storico-giuridiche ed alle questioni di metodo filologico. Per il primo indirizzo di studi ha pubblicato il volume Contributo allo studio della giurisprudenza consiliare (Roma, 1991) ed è stato concuratore della ricerca sulle Glosse preaccursiane alle Istituzioni giustinianee (I vol., Roma, 1984 e II vol. Roma, 2004), nonché autore di numerosi saggi pubblicati in riviste scientifiche italiane e straniere. Per le questioni di critica testuale ha pubblicato L’armario del filologo (Roma, ISIME, 2005); è stato concuratore dell’edizione italiana di H. Kantorowicz, Einführung in die Textkritik, Leipzig, 1921, con il titolo Introduzione alla critica del testo (Roma, 2007); ha inoltre pubblicato Timpanariana ed altri studi di metodo filologico (Roma, 2013).

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