Il pranzo (nel medioevo) è servito: dalla tavola del contadino al desco del signore

Questo volume di Filippo Ribani esplora la cultura alimentare delle popolazioni contadine italiane del basso medioevo, riconoscendone la pluralità di espressioni sul territorio e il rapporto che legava ciascuna di esse alla cultura alimentare dei potenti. Punto di partenza è la prospettiva delle classi dominanti, più volte espressa nelle fonti letterarie: numerosi sono i testi, riconducibili al genere della “satira del villano”, che denigrano le pratiche alimentari dei rustici al fine di valorizzare per contrasto quelle di signori e cittadini. La mistificazione di tale immagine è svelata da molti indizi disseminati qua e là nella documentazione, che suggeriscono quantomeno di sfumarla, adattandola a un mondo contadino diversificato e stratificato. L’esame dei ricettari di alta cucina e delle descrizioni dei grandi banchetti signorili mostra inoltre come non ci fosse una rigida barriera tra la cultura alimentare dei contadini e quella degli strati sociali superiori, che anche nelle sue espressioni più raffinate accoglieva prodotti e ricette tipiche del mondo rusticale. Le differenze maggiori, tra i due ambiti, riguardavano la struttura del pasto e l’apparato del banchetto, e determinavano una diversa significazione di pratiche alimentari spesso condivise.

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