Antonio Carile – Biografia

Antonio Carile

Antonio Carile

Pesaro, 1940

1976 Vincitore di concorso di I fascia con diritto di
pensionamento nel 2015

1970 – 1996 Professore all’Università di Bologna
1996 – 2010 Professore all’Università di Bologna sede di
Ravenna

2000 – Professore ad honorem della Università
Lomonosov di Mosca

2011 – Professore emerito dell’Università di Bologna

2013 – Atene, 23 maggio ξένος ἑταῖρος τῆς Ἀκαδημίας Αθηνῶν, “membro estero della Accademia di Atene”

dal 1985 Membro del direttivo della Fondazione Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo di Spoleto

1963-2021 PUBBLICAZIONI
Ha elaborato 329 lavori a stampa, di cui 32 monografie, concernenti (1) la cronachistica veneziana inedita (XIII-XVI) come fonte per la storia bizanti­na,
(2) la storia dell’impero latino di Costantinopoli e della dominazione franca in Romània (= Impero romano d’Oriente) soprattutto sotto l’aspetto dei rapporti sociali in ambito agrario (XIII-XV secolo),
(3) la cronachistica bizanti­na come fonte per la storia della mentalità e della ideologia politica (IV-XV secolo),
(4) le società locali italiane (Venetia, Esarcato, Pen­tapoli) nel trapasso dal regime bizantino all’alto medioevo (VII-IX secolo),
(5) studi sul medioevo occidentale,
(6) la storia generale dell’impero bizantino,
(7) la città bizantina,
(8) la ideologia politica bizantina,
(9) i beni culturali,
(10) la marineria bizantina,
(11) Anatolia cristiana,
(12) i patti bizantino-russi del X secolo.
Ha diretto sei miscellanee, fra cui il volume II in due tomi della Storia di Ravenna.

1965-2021 CONFERENZE
Ha tenuto 580 conferenze, di cui 40 teletrasmesse in Italia e 53 riprodotte in cassetta; in congressi nazionali e internazionali, presso Università e presso Accademie italiane (282 di cui 6 trasmesse via zoom) e straniere (205): in Austria, Danimarca, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Jugoslavia, Portogallo, Romania, Russia, San Marino, Spagna, Ungheria, Turchia, URSS.

Il CISAM consiglia

POLIDORO. Studi offerti ad Antonio Carile, a cura di GIORGIO VESPIGNANI. (Collectanea, 29)