L’Anima mundi o l’energia sottesa a ogni cosa: una nuova lettura del “classico” di Tullio Gregory

L’indice dei libri del mese, giugno 2021

Che cos’è un’opera classica, si chiede Gadamer in Verità e metodo, se non un testo che si impone per la sua autorevolezza, in virtù delle sue intrinseche qualità e soprattutto per la sua capacità di parlarci, di dire ancora qualcosa al nostro oggi, pur nella distanza temporale che ci separa da quando venne pensato e scritto. Pochi testi sono classici nell’ambito della storiografia filosofica italiana come Anima mundi dell’indimenticato maestro Tullio Gregory: scritto nel 1955, conserva ancora oggi la freschezza e la profondità di sguardo che lo hanno imposto al mondo degli studi di filosofia medievale. Ora è stato ripubblicato, con un notevole apparato critico nella Appendice, a cura di Claudio Buccolini.

Tullio Gregory
Tullio Gregory

Tullio Gregory (Roma, 1929-2019)

È stato uno dei massimi storici della filosofia e della cultura. I suoi studi si sono rivolti in particolare ai momenti di transizione del pensiero europeo filosofico, scientifico e teologico dal Medioevo al XVII secolo. Consigliere scientifico dell’Istituto della Enciclopedia Italiana (1980-2009) e, dal 2014, membro del Comitato d’onore della stessa. Dal 1951 ha collaborato stabilmente con tale Istituto, contribuendo all’inizio al Dizionario Enciclopedico Italiano; membro del Comitato direttivo della Enciclopedia del Novecento, fu direttore delle Appendici quinta, sesta, settima e nona della grande Enciclopedia; direttore Storia del Ventesimo Secolo, della Enciclopedia della moda, della Enciclopedia del XXI Secolo e del Lessico del XXI Secolo. Nell’arco della sua carriera accademica ha ricoperto diverse cariche in Istituti nazionali e internazionali (Accademia Nazionale dei Lincei, Accademia Pontaniana, Istituto Lombardo Accademia di Scienze e Lettere, Accademia delle Scienze di Bologna, Accademia delle Arti del Disegno, Centro Italiano di Studi sull’Alto Medioevo, Conseil scientifique dell’Institut National de la Langue Française del CNRS e del Consiglio direttivo dell’Istituto Nazionale di Studi sul Rinascimento, Bureau della Société Internationale pour l’Étude de la Philosophie Médiévale, British Academy e  American Academy of Arts and Sciences).

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