Todi, 1 aprile 2023
La storia medievale di Todi conosce un nuovo punto di partenza grazie alla scoperta del più antico documento privato prodotto in città durante la seconda metà del X secolo. È infatti il notaio e giudice tuderte Franco a rogare l’atto di vendita di due terre, site nelle attuali località di Ilci e Cascisci, in favore dell’abbazia – oggi scomparsa – di S. Leucio, recipiente nella persona del suo primo abate, Dominicus, sin qui sconosciuto. Il ritrovamento si deve a Gaia Sofia Saiani, che ne ha individuato e ricomposto le due frammentarie parti, seguendone poi le avventurose vicende fino a New York e Londra, dove esse sono oggi conservate in due distinti codici manoscritti (uno dei quali appartenuto al celebre antiquario e collezionista Wilfrid Voynich). Di tutto questo si può leggere nel libro «Actum Tuder. Note sulla più antica charta medievale tuderte», con l’edizione del testo e approfondimenti sulla storia degli ordini e degli enti (S. Leucio, S. Prassede, S. Agostino, S. Maria in Camuccia) che nei secoli hanno conservato tale documento, nonché sui personaggi che in esso compaiono.
Pubblicato nel dicembre 2022 dal CISBaM – Accademia Tudertina, in collaborazione con la Fondazione CISAM di Spoleto, il volume sarà presentato sabato 1 aprile alle ore 17.00 presso la Sala del Consiglio dei Palazzi Comunali da Antonio Ciaralli (docente di Paleografia latina presso l’Università di Perugia) e da Nicolangelo D’Acunto (docente di Storia Medievale presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore, Milano).
Gaia Sofia Saiani (Brescia, 1985) è assegnista di ricerca presso l’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli”. È coordinatrice del progetto Pa.L.M.A., un’infrastruttura digitale per la descrizione delle collezioni agiografiche contenute nei passionari latini tra VIII e XIII secolo, ed è membro della redazione di C.A.L.M.A. (Compendium Auctorum Latinorum Medii Aevi). I suoi interessi di ricerca si concentrano attorno alla produzione agiografica mediolatina, ai libri liturgici dal tardoantico al pieno medioevo, con particolare riguardo al modello delle compilazioni francescane e all’edizione delle loro fonti (la così detta “Compilazione Little”). Si è occupata inoltre dell’edizione di corpus di documenti pontifici e notarili (gli Instrumenta Tudertina dell’Archivio Apostolico Vaticano).